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Zanzare e pappataci, i rischi e come proteggere i nostri pet

AMICI DI CASA – La salute delle cavie: Polivet ci aggiorna
05/2021
Cardiopatie del cane e del gatto, screening , sintomi e prevenzione
05/2021
cane zanzare e pappataci

Con il caldo si riproducono con maggiore frequenta gli ectoparassiti (parassiti esterni) e fastidiosi insetti che possono essere molto pericolosi per i nostri animali domestici, in quanto portatori di gravi patologie.

Le zanzare,oltre a provocare fastidiose punture, sono portatrici di una grave malattia parassitaria: la Filariosi

Questa malattia ha due diverse manifestazioni, una più innocua, quella cutanea (che può essere contratta anche dall’uomo), che può restare del tutto asintomatica o causare dei noduli sottocutanei.

E la molto più pericolosa filariosi cardiopolmonare, in cui il parassita trasportato dalle zanzare e che entra in circolo con la puntura passa nel sangue e da lì raggiunge cuore e polmoni, dove si moltiplica.

I sintomi non sono facili da individuare, nelle fasi avanzate dell’infestazione il cane mostra affaticamento e tosse persistente. Se non trattata può portare all’arresto cardiaco. In caso di sospetto, quindi, l’unica soluzione è il test eseguito in clinica e il trattamento immediato con un farmaco a base di melarsomina, che uccide il parassita.

Un altro insetto portatore di una grave patologia è il pappatacio, vettore della Leishmaniosi (trovi qui un nostro approfondimento video).

Malattia cronica molto grave e incurabile che può colpire la pelle ma anche gli organi interni  fino a causare danni mortali. 

Anche qui i sintomi sono vari, vanno dal dimagrimento improvviso all’ingrossamento dei linfonodi, fino a una crescita abnorme delle unghie. A volte la malattia non si manifesta esteriormente ma danneggia gli organi dall’interno.

Come proteggere i nostri pet da zanzare e pappataci?

Almeno da aprile a ottobre, trattiamoli con antiparassitari specifici o con collari antiparassitari. Attenzione: alcuni principi attivi (permetrina, deltametrina e flumetrina) sono tossici per il gatto, e occorre quindi fare attenzione se abbiamo cane e gatto conviventi a tenerli separati per almeno 24 ore dopo il trattamento del cane, in modo che il gatto non ingerisca accidentalmente, leccandolo, il principio attivo tossico.

Per la Leishmaniosi del cane,  soprattutto se si vive in aree a rischio, è importantissimo il vaccino da eseguire a partire dai 6 mesi di vita. Non è un vaccino che protegge al 100% dalla malattia, ma stimola il sistema immunitario a reagire e nel caso di infezione fa sì che la malattia non si presenti o si presenti solo in forma lieve. 

Un rimedio naturale che può aiutare in tutti i casi in cui non si possa usare un antiparassitario specifico contro le zanzare è l’olio di Neem, da applicare quotidianamente sul pelo.

Per qualsiasi si dubbio, soprattutto in caso di cuccioli o femmine in gravidanza, non esitare a rivolgerti  al tuo veterinario, siamo disponibili anche in consulenza online e telefonica

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