Affrontare il tema dell’ eutanasia negli animali domestici è un argomento complesso e delicato. Anch’esso fa parte dell’ambito ampio e complesso della terapia del dolore. Ci sono condizioni infatti in cui il dolore non può più essere trattato efficacemente, e si pone allora il problema di una riflessione etica e deontologica da parte sia del proprietario che del veterinario.
Il termine euthanasia, dal greco, letteralmente significa buona morte, una morte senza stress e senza dolore, con sedazione profonda e anestesia generale.
Il rapporto tra uomo e animale è molto cambiato negli ultimi anni: infatti molti animali sono diventati parti integrante del nucleo familiare. Anche le conoscenze in ambito veterinario hanno fatto grandi passi avanti, le scelte diagnostiche e terapeutiche sono in continua evoluzione, sempre più vicine a metodologie e diagnosi mediche simili alla medicina umana.
Norme e documenti scientifici definiscono e riconoscono che gli animali sono esseri senzienti, dotati di sensi, di sensibilità e sono in grado di percepire e sentire dolore e piacere, provano interesse e sofferenza, con paura ansia e stress.
Il medico veterinario si trova ad essere il garante del rispetto delle leggi che mirano a salvaguardare il benessere degli animali e a far da portavoce dei loro bisogni.
In un momento così delicato ed emotivo, il veterinario è una figura amica e autorevole capace di dare consiglio e supporto, acaccompagnando e sostenendo il proprietario in questa scelta difficile e dolorosa.
La valutazione del dolore e della sofferenza è compito del medico veterinario, che sarà in grado di valutare anche secondo precise regole deontologiche quando la sofferenza diventa insostenibile.
Il mondo scientifico definisce anche i canoni della metodica procedurale, che riguardano: sedazione, accesso venoso, anestesia profonda e farmaco eutanasico. Seguirà la constatazione del decesso, tramite auscultazione cardiaca.
L’esecuzione dell’ eutanasia negli animali domestici è un momento difficile e delicato, richiede tempi e ambienti idonei. È necessario scegliere il momento migliore per l’espletamento delle procedure burocratiche e amministrative, quali il consenso informato e l’autorizzazione all’ eutanasia , la redazione delle certificazioni e la scelta della destinazione delle spoglie.
Al proprietario è permesso assistere per accompagnare il suo amico nell’ultimo viaggio, fornendogli tutto il conforto e la vicinanza possibili, in quello che, quando non esistono alternative praticabili, rimane un atto estremo di amore.
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