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L’eutanasia negli animali domestici

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Affrontare il tema dell’ eutanasia negli animali domestici è un argomento complesso e delicato. Anch’esso fa parte dell’ambito ampio e complesso della terapia del dolore. Ci sono condizioni infatti in cui il dolore non può più essere trattato efficacemente, e si pone allora il problema di una riflessione etica e deontologica da parte sia del proprietario che del veterinario.

Cos’è l’eutanasia?

Il termine euthanasia, dal greco, letteralmente significa buona morte, una morte senza stress e senza dolore, con sedazione profonda e anestesia generale. 

Il momento della scelta dell’eutanasia

Il rapporto tra uomo e animale è molto cambiato negli ultimi anni: infatti molti animali sono diventati parti integrante del nucleo familiare. Anche le conoscenze in ambito veterinario hanno fatto grandi passi avanti, le scelte diagnostiche e terapeutiche sono in continua evoluzione, sempre più vicine a metodologie e diagnosi mediche simili alla medicina umana. 

Norme e documenti scientifici definiscono e riconoscono che gli animali sono esseri senzienti, dotati di sensi, di sensibilità e sono in grado di percepire e sentire dolore e piacere, provano interesse e sofferenza, con paura ansia e stress. 

Il medico veterinario si trova ad essere il garante del rispetto delle leggi che mirano a salvaguardare il benessere degli animali e a far da portavoce dei loro bisogni.

In un momento così delicato ed emotivo, il veterinario è una figura amica e autorevole capace di dare consiglio e supporto, acaccompagnando e sostenendo il proprietario in questa scelta difficile e  dolorosa. 

La valutazione del dolore e della sofferenza è compito del medico veterinario, che sarà in grado di valutare anche secondo precise regole deontologiche quando la sofferenza diventa insostenibile.

Come avviene l’eutanasia negli animali domestici?

La “buona morte” implica l’assenza di dolore e stress, pertanto le tecniche di eutanasia devono procurare una rapida perdita di coscienza seguita da un arresto cardio-respiratorio, e alla fine la perdita di funzioni cerebrali; una buona tecnica quindi deve minimizzare il dolore lo stress e l’ansia che gli animali possono provare prima della perdita di coscienza. 

Il mondo scientifico definisce anche i canoni della metodica procedurale, che riguardano: sedazione, accesso venoso, anestesia profonda e farmaco eutanasico. Seguirà la constatazione del decesso, tramite auscultazione cardiaca. 

L’esecuzione dell’ eutanasia negli animali domestici è un momento difficile e delicato, richiede tempi e ambienti idonei. È necessario scegliere il momento migliore per l’espletamento delle procedure burocratiche e amministrative, quali il consenso informato e l’autorizzazione all’ eutanasia , la redazione delle certificazioni e la scelta della destinazione delle spoglie. 

Al proprietario è permesso assistere per accompagnare il suo amico nell’ultimo viaggio, fornendogli tutto il conforto e la vicinanza possibili, in quello che, quando non esistono alternative praticabili, rimane un atto estremo di amore.

 

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