Se il tuo pet cambia improvvisamente carattere e abitudini, il motivo potrebbe essere il dolore.
Un sintomo molto spesso sottovalutato negli animali, che non possono parlare per esprimere il proprio disagio e non sanno comunicare il problema finché non diventa evidente agli occhi dei loro compagni umani.
Polivet mette una particolare cura nel seguire gli animali e le loro famiglie anche in questo aspetto spesso trascurato, grazie a un Centro di Terapia del Dolore interno alla clinica, coordinato dal nostro dott.Raimondo
È definito in medicina come un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata ad un danno reale o potenziale dei tessuti. Sensoriale ed emozionale vuol dire, quindi, che non si tratta solo di una reazione fisica data da mediatori chimici e neurologici che fanno avvertire la sensazione dolorosa, ma che si porta dietro una sfera emotiva importante.
In veterinaria occorre affrontarlo come si fa per i bambini molto piccoli, incapaci di esprimersi a parole. Con un’osservazione attenta e un’ immedesimazione empatica nell’animale, in un lavoro in sinergia tra lo specialista e l’ “umano” di riferimento.
Solo tu infatti saprai dirci se la reazione del tuo animale è differente o spropositata, se hai notato cambiamenti importanti nell’umore, mentre il veterinario metterà in campo la sua esperienza nel campo dell’analgesia per trovare il modo migliore di far stare meglio il tuo pet.
Tradizionalmente distinguiamo due tipologie diverse.
Acuto, che può essere dovuto a un trauma, a una patologia, a un intervento chirurgico
Cronico, cioè costante nel tempo (che può avere picchi di intensità variabile, ma è comunque sempre presente): è la tipologia più diffusa nell’animale anziano, che magari soffre di una patologia osteoarticolare o di una malattia degenerativa. Anche il dolore oncologico è spesso cronico.
Per il dolore chirurgico siamo oramai in grado di agire preventivamente: l’anestesista e il chirurgo possono prevedere in buona misura la reazione del paziente e somministrare i giusti analgesici per rendere il postoperatorio il più confortevole possibile e rendere più agevole il recupero.
Si parla in questi casi di analgesia preventiva, il prepararci alla possibilità che il paziente possa avere dolore.
Quando invece ci troviamo davanti a malattie degenerative, patologie osteoarticolari e malattie oncologiche, si può lavorare in prevenzione con una terapia analgesia a basso dosaggio che prevenga picchi acuti e tenga sotto controllo il disagio cronico.
La medicina del dolore è quell’approccio medico che consente di curare il sintomo dolore in tutte le sue espressioni, e si affianca alla cura della causa che lo ha provocato
La terapia del dolore è lo strumento che ci permette di i curare il sintomo dolore
In prima linea, soprattutto nel dolore acuto, ci sono i farmaci analgesici, accompagnati da nutraceutici che possono aiutare a diminuire al percezione del dolore e controllare la risposta al dolore nel paziente.
Ma, lavorando in contemporanea sul sintomo dolore e sulla patologia che lo provoca, entrano in gioco anche terapie riabilitative, fisioterapia e laserterapia.
Il concetto di fondo sta nel trattare il dolore. come una malattia vera e propria,con un suo decorso, da trattare in sè e per sè, con l’obiettivo di una migliore qualità della vita anche in caso di patologie gravi o terminali.
Sai riconoscere i segnali di dolore nel tuo pet?
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