Nel corso della pandemia da Covid-19, derivante da una mutazione di un virus tipico del pipistrello, ci si è posti il problema di comprendere se potessero esserci situazioni di contagio animale-uomo. A livello mondiale, in diversi Stati è stata rilevata una positività per SARS CoV-2 in animali sia allevati che domestici.
Gli animali risultati infetti sono stati felini (sia domestici che selvatici), alcuni con segni clinici di malattia, cani (contagiati ma non malati) e visoni in cattività, i quali hanno mostrato una sintomatologia respiratoria e un aumento del tasso di mortalità.
Gli animali domestici trovati positivi al test molecolare erano conviventi con persone contagiate, e negli animali è stata rilevata una bassa carica virale, tale da non essere provata la possibile trasmissione da animale a uomo.
Per quanto riguarda invece i visoni d’allevamento, l’infezione è stata provocata da una nuova mutazione del virus, di cui è stata rilevata la presenza negli animali come nell’uomo, ma non si è ancora accertata la trasmissibilità tra specie. L’unica certezza è che questa mutazione riesce a infettare sia i visoni che l’uomo.
Ci aiuta la dott.ssa Francesca Mariani, medico veterinario Polivet, specialista in pronto soccorso e medicina interna, ricercatrice in malattie infettive.
Parlando dei pet più comuni, cioè cane e gatto, la prima precauzione utile è quella di limitare al massimo i contatti con persone estranee, che potrebbero essere contagiose. Quindi per il cane non facciamolo avvicinare o toccare da sconosciuti o da persone con infezione conclamata, per il gatto abituato a uscire autonomamente è indicato invece tenerlo in casa
Ma se noi umani tra le raccomandazioni abbiamo quella di disinfettarci spesso le mani con soluzione idroalcolica, per gli animali non vale lo stesso principio.
L’animale non va disinfettato, i prodotti disinfettanti d’uso comune possono essere molto dannosi. L’unica precauzione che suggerisco è pulire le zampe al ritorno dalla passeggiata con salviette a base di clorexidina. Non sono adatti assolutamente i gel di uso umano, perché contengono alcol che può provocare danni alla cute dell’animale
La dott.ssa Mariani consiglia inoltre di proseguire le normali regole di igiene, con un’attenzione maggiore del solito: laviamo o disinfettiamo sempre le mani dopo aver maneggiato i nostri pet, e intensifichiamo il lavaggio di cucce e superfici a contatto con gli animali.
Gli ultimi decreti non mettono limiti sostanziali alla possibilità di prendersi cura dei propri animali domestici, a patto di rispettare le norme di sicurezza e munirsi di autocertificazione. Trovate qui il nostro approfondimento sulla cura degli animali domestici, di colonie feline e animali randagi secondo gli ultimi dpcm.
Non rinunciamo mai alle cure veterinarie per il nostro pet. Anche per chi è in isolamento causa Covid può usufruire su tutto il territorio di Roma e zone limitrofe del servizio ambulanza veterinaria Polivet, con personale medico veterinario autorizzato che con gli opportuni dispositivi di protezione individuali potrà prelevare l’animale per prendersene cura presso la clinica.
Per le visite e le consulenze è anche attivo il servizio di videovisita che sfrutta un sistema di realtà aumentata per rendere l’esperienza il più simile possibile a una visita in presenza e valutare l’eventuale necessità di un ricovero.
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