Chi l’ha detto che solo i cani amano passeggiare al guinzaglio? Con un po’ di pazienza e collaborazione possiamo goderci qualche uscita anche con il nostro micio, ma con alcune precisazioni
Prima di tutto: sarà lui (o lei) a guidare. Il guinzaglio per il gatto è un modo per permettergli di esplorare in sicurezza un ambiente esterno, non possiamo pretendere che ci segua. Siamo noi a doverci adattare ai suoi tempi e alle sue esigenze
Abituiamolo fin da piccolo alla pettorina, inizialmente senza guinzaglio e dentro casa, e poi procediamo con piccoli tragitti di lunghezza crescente.
Innanzitutto: mai agganciare il guinzaglio al collare. Il collo è una zona molto delicata nel gatto (a differenza che nel cane) e rischieremmo di fargli male. Inoltre, il colalre si sfila facilmente, e il pericolo è che il gatto sfugga al nostro controllo all’aperto, perdendosi o ferendosi.
La pettorina migliore e meglio tollerata di solito è quella avvolgente, quasi una “maglietta” come quella che vedete nella foto. Leggera e traspirante, non si sfila nemmeno se il micio si dimena, e non ha punti di pressione che lo possono infastidire, piuttosto ha un effetto di contenimento.
Seconda opzione: la pettorina ad H, che va regolata con precisione ed è di solito ben tollerata
Evitiamo invece le pettorine a X o a “otto”, che hanno un punto di pressione sul colllo e sono più facili da sfilare
Una volta abituato il micio godiamoci pure le nostre uscite nella natura con lui, sarà una gioia vederlo esplorare in libertà ma con la sicurezza che non si perda e non possa mettersi in pericolo.
E non dimentichiamo mai il trattamento antiparassitario e seguiamo il calendario vaccinale per evitare rischi dalle nostre passeggiate.
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