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L’avvelenamento del cane e del gatto: sostanze pericolose e primo intervento

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Oggi vi vogliamo parlare a parlare delle più comuni sostanze tossiche presenti nelle nostre case che posso causare avvelenamento del cane e del gatto arrecare danni più o meno gravi ai nostri pet. 

In caso di avvelenamento del cane e del gatto è molto importante riconoscere la sostanza nociva, i sintomi che comporta, e recarsi tempestivamente dal veterinario

L’avvelenamento da dicumarolo (veleno per topi)

Il dicumarolo o Veleno per topi, è una delle più frequenti emergenze per il quale i nostri amici vengono portati in clinica. Sono stati concepiti per essere molto appetibili, contengono soprattutto inibitori della vitamina k. Senza questa vengono bloccati i fattori della coagulazione e si vengono a determinare emorragie interne.

I nostri animali potranno presentare

  • ematomi
  • perdite di sangue dagli orifizi
  • gravi deficit respiratori/organici da emorragia interna.

La gestione difficile di questo tipo di veleno è legata principalmente alla sua azione tardiva, ci vogliono 48 ore dalla sua assunzione affinché l’animale possa presentare il sintomo, questa peculiarità è legata al fatto che se il topo morisse istantaneamente alla sua assuzione, gli altri appartenenti alla colonia non andrebbero ad assumerlo associandolo alla morte del loro consimile. 

Questa sua azione tardiva comporta che molto spesso i proprietari portano i cani in visita quanto la patologia è già in stato avanzato e quindi con emorrargie diffuse. L’aspetto positivo è che esiste un antidoto che è la stessa vitamina K che permette il ripristino dei fattori della coagulazione già dopo poche ore dalla sua assunzione, per questo è fondamentale che il proprietario in caso di avvelenamento del  cane lo porti istantaneamente presso il veterinario se dovesse accorgersi dell’assunzione del tossico, per permettere di far vomitare il suo pet ed iniziare quanto prima la terapia.

Avvelenamento da metaldeide (veleno per lumache)

Veleno per  lumache o Metaldeide: è un prodotto altamente tossico che va ad agire sul sistema nervoso centrale determinando sintomi neurologici quali:

  • crisi convulsive,
  • salivazione profusa,
  • vomito,
  • diarrea,
  • dilatazione delle pupille.

Questo veleno ha tipicamente un colore azzurro/verde e causa sintomi non appena avviene assorbito (circa due ore dall’ingestione). Richiederà un intervento di pronto soccorso di urgenza, comprensivo di fleboclisi, lavanda gastrica ed eventuale clistere per cercare di eliminare quanto più possibile veleno. Nei casi più complessi in cui l’animale è in status epilettico completo sarà necessario ricorrere alla sedazione del paziente fino alla scomparsa della sintomatologia neurologica. 

Avvelenamento da glicoletilenico (antigelo)

Il glicoletilenico non è altro che l’antigelo della macchina. È una intossicazione molto frequente in quanto il tossico ha un sapore molto dolce ed è molto appetibile sia per il cane che per il gatto. Una volta assorbito (circa due ore) causa danni riferiti al sistema nervoso (con sintomi che vanno dalla incoordinazione motoria alla crisi convulsiva) ma anche respiratorio, cardiaco fino al blocco renale. La tempestività in questo caso è fondamentale per cercare di salvagualdare la funzionalità renale onde evitare il blocco urinario che potrebbe portare a morte il nostro pet.

Avvelenamento da permetrine del gatto

Permetrine: non è altro che la sostanza presente nei comuni antiparassitari che vengono somministrati ai cani per proteggerli dalla leishmania. Non tutti però sanno che il principio attivo è fortemente tossico per il gatto, nel quale determina sintomi neurologici importanti da fascicolazioni fino ad arrivare a status epilettico. La tossicità non è dose dipendente, quindi anche una piccola quantità può determinare il sintomo. È importante, nel caso vi accorgiate di aver erroneamente somministrato al vostro gatto le permetrine, lavare il pelo ed in alcuni casi tosarlo per evitarne l’assorbimento e portare l’animale dal veterinario per approntare le prime cure del caso. 

Ci sono anche comuni piante d’appartamento e alimenti che possono risultare pericolosi e causare avvelenamento del cane o del gatto: trovate qui un piccolo approfondimento

In caso di avvelenamento del cane o del gatto, oltre alla tempestività vi suggeriamo sempre inoltre di portare con voi un campione di ciò che l’animale ha ingerito, in modo che il medico possa farsi un’idea rapida del tipo di tossico presente o, eventualmente, inviarlo ai laboratori specializzati per le analisi. Ricordiamo infine che il tempo è tutto: prima si corre al pronto soccorso più chance diamo al nostro pet di potersi salvare! 

POLIVET POLICLINICO VETERINARIO

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